sabato 13 giugno 2015

La Medicina dei Significati come cammino di crescita verso una nuova visione della vita.







Il 18 maggio 2015 è nata la nostra Associazione Culturale, da un progetto nato già nel 2002.. Il nome è Medicina dei Significati e si fonda sulla convinzione originaria che nulla, almeno nel nostro "orizzonte degli eventi", avviene dettato dal caso. 

Sappiamo di remare contro l'opinione comune, e anche contro quanto il mondo delle apparenze sembra suggerire, ovunque si abbia a guardare: la convinzione che la vita "capita", cioè "cade" o "accade", quaggiù sulla terra e noi non possiamo che coglierne o accoglierne quanto ci accorda e propina. Se al momento ancora non siamo in grado di dimostrare che il "caso" (termine che deriva appunto dal "cadere" di qualcosa inaspettatamente e in luogo impreciso) veramente non esiste, tuttavia osiamo tener per certo (o per speranza) che esista un "significato profondo" che nutre la vita nelle sue manifestazioni più varie: né bello né buono, né brutto né cattivo, ma solo SIGNIFICANTE: cioè che "lascia un SEGNO" (lat: signum) e un'IMPRONTA.

Questo è dunque il nostro assioma: al di là di qualunque teologismo (assolutamente non è nostro desiderio "religare" noi stessi ad alcun credo, ortodosso o non), semplicemente "sentiamo" che c'è un INVISIBILE, una dimensione ulteriore rispetto a quelle note (un 3D +1) che opera e crea, della quale noi e le nostre vite siamo figli e frutto, un "invisibile nascosto nel visibile" (in-vid, come dice la parola...) che tutti abbiamo la possibilità di interrogare e, soprattutto, col quale tutti possiamo interagire, a seconda del nostro grado di consapevolezza (anch'essa una questione legata al VEDERE, più o meno in profondità, o al di là dell'apparenza). Possiamo divenire CREATIVI, se non addirittura "creatori" della nostra vita e del nostro destino.

Inizialmente siamo partiti con l'interrogare la malattia: perché questo accade? perché proprio a me? Poi ci siamo accorti che dovevamo allargare l'orizzonte per contemplarne non solo il lato scomodo o "negativo" che dir si voglia (non siamo infatti più tanto convinti di questa semplicistica classificazione...) ma tutto l'"accadere" nel suo insieme.. In questo modo, "salute e malattia, così come buona e cattiva sorte, perdono ogni esclusiva connotazione di bene o di male per farsi indici o segnali lungo la strada".. così recitava uno dei nostri primi, allora audaci, volantini..

Ma occorre una precisazione: cercare non significa pretendere a tutti i costi di trovare una "risposta". Cercare significa, per noi, iniziare un cammino che è, appunto, un "cammino di senso", e di significato. Le risposte, dal nostro punto di vista, non hanno importanza: importa invece il meccanismo che esse mettono in moto.. facendo sì che non ci si abbia più ad accontentare, rimanendo vittime di un incompreso destino invece che "maestri delle cose", vittime delle loro inspiegate reazioni. 

Il "patologico", cioè quello che con evidenza de-vìa dal naturale cammino, si fa così grande maestro: cogliere il nesso che lega un determinato sintomo ad una certa modalità di sentire e vivere la vita (disagio o conflitto non consapevolizzato) mi permette di disincantare tutto il processo e di riconoscere una nuova via che lo stesso sintomo ("nella malattia è contenuta la medicina") mi va mostrando: è la direzione, il SENSO che, a questo punto, può generare il SIGNIFICATO.. Ecco  perché! dunque... questo dovevo comprendere, divenire, creare.. Ecco “dove” io devo andare!

E' una ricerca che c'è da sempre: il senso della vita mi apre alla possibilità di ricontattare il "senso della felicità".. Non è forse ciò che risponde all'antico monito: VAI VERSO TE STESSO! ( "Lek leka", nell'Antico Testamento)?


Al momento, noi abbiamo creato la nostra Associazione e desideriamo fare di tutto perché abbiano a beneficiarne più persone possibile, non solo coloro che, già dotati di una certa sensibilità-coscienza-cultura siano sensibili a queste tematiche ma tutti coloro che potrebbero, incontrandosi, aprirsi anch’essi ad un nuovo cammino.



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