Con l'inizio dell'"Anno Magico" quando si celebra, insieme alla natura, l'antica festività di Samhain, capodanno del mondo celtico, e l'energia e la luce si ritirano verso l'interno di ogni cosa, è tempo di iniziare a "sognare
il proprio futuro" e di preparare le basi per il nuovo cammino.
In vista degli oscuri e freddi giorni invernali, provvediamo dunque a...
- ritirare greggi e armenti verso il riparo degli ovili e delle stalle.
- preparare le provviste per l’inverno, sia per gli umani che per gli animali.
- allestire le scorte della legna che servirà a scaldare le rigide giornate invernali.
- Lasciare nell’orto qualcuno degli ultimi ortaggi: serviranno a sfamare il piccolo popolo e a propiziare la sua collaborazione durante il corso del nuovo anno.
- Proprio come avviene nei mondi vegetale e animale, anche per noi è bene rallentare progressivamente le attività dinamiche dell’estate e lasciar spazio a un graduale rientro nell’intimità della casa e soprattutto della nostra interiorità, trovando gli spazi opportuni per leggere, meditare o semplicemente dedicare a se stessi un tempo più “lento” che permetta di soddisfare bisogni più interiori e personali.
- Può essere opportuno prestare attenzione ai segnali del corpo e della psiche e ai loro sottili cambiamenti: così come il corpo fisico mette in atto un processo di graduale adattamento alle modificazioni stagionali, anche la mente inizia a scivolare dall’esteriorità all’interiorità.
- E’ tempo che l’attenzione si sposti sempre più dal lato materiale a quello spirituale delle cose.
- E’ il periodo migliore per iniziare a praticare qualunque tipo di meditazione, in particolare rivolta alla circolarità della vita, non dimenticando di portare l’attenzione alle persone che ci hanno lasciato, cercando di sentire ancora la loro presenza accanto a noi.
- Ragionando in termini di polarità, al ritiro delle forze “luminose” o yang, legate alla materia, al corpo, all’attività fisica, corrisponde un parallelo risveglio delle forze opposte, yin, legate all’attività della mente e dello spirito. E’ utile pertanto riconoscere la realtà della morte e del declino come eventi naturali per celebrare degnamente il cerchio completo dell’esistenza e rivolgere quindi il pensiero alla nuova vita che sopraggiungerà.
- Facendo tesoro dell’insegnamento degli antichi Celti, è opportuno non indugiare nei momenti di tristezza - peraltro da considerare sacra e legittima - ma proseguire nel cammino, ricordando che ogni fine è legata sempre ad un nuovo inizio.
- Se Samhain rappresenta il principio della metà oscura dell’anno, in una parte del nostro mondo, non dimentichiamoci che essa rappresenta, per effetto della legge di polarità, l’inizio della metà luminosa nell’ “altro” mondo o semplicemente nella realtà opposta.
- Secondo la tradizione, è il momento migliore anche per dedicarsi alle arti divinatorie, così come facevano gli antichi in questo periodo dell’anno.
- E' il tempo di sognare il proprio futuro e di preparare le basi per il nuovo cammino: come si fa ad ogni inizio, è il momento di chiarire i propri sogni e i propri obiettivi per il nuovo anno e di predisporre le condizioni materiali indispensabili affinché questi possano realizzarsi.
- E’ infine il momento migliore per esaminare il passato e lasciar andare le cose che di esso non ci servono più, non rinnegandole ma ringraziandole per l’esperienza che ci hanno fornito e la possibilità di apprendimento che questa ci ha offerto. Dopo di che possiamo decidere di “liberarle” e lasciarle andare.
- Fra le cose “vecchie” da liberare ci sono sicuramente le cattive abitudini, insieme a tutti quegli schemi di vita irrigiditi e perdenti che rallentano il passo alla nostra crescita ed evoluzione; è sicuramente il momento buono per arare il nostro terreno, lasciando che i residui del raccolto vadano a fecondare il suolo per propiziare la nuova crescita. Del resto, se nella natura non ci fossero morte e decomposizione, non ci sarebbe neppure nuova vita.
progetto "Medicina dei Significati": counseling, shiatsu e Medicina Tradizionale Cinese, addestramento Hara, floriterapia, gruppi di crescita personale.
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