ti
ho sognato, un giorno,
ed era come un quadro...
bellissimo, perfetto,
ed era come un quadro...
bellissimo, perfetto,
come
la gioia che mi dava.
Poi
ero triste
perché capivo
che era solo un quadro.
perché capivo
che era solo un quadro.
Ma
il quadro poi mi dice qualcosa:
voglio essere tuo…
ed io non credevo, non potevo credere
che lo volesse davvero.
voglio essere tuo…
ed io non credevo, non potevo credere
che lo volesse davvero.
Chi
sono io, mi son detta?
Non sarò mai così brava…
non potrò mai disegnare così bene…
neppure pollicino mi vorrebbe…
Non sarò mai così brava…
non potrò mai disegnare così bene…
neppure pollicino mi vorrebbe…
Ora
il quadro è lì, davanti a me…
E i suoi colori sono cangianti, a volte avvolti
E i suoi colori sono cangianti, a volte avvolti
nell’ombra,
a volte
splendenti come la luce…
splendenti come la luce…
E ridono e piangono
proprio come faccio anch’io.
Quando
mi avvicino, però,
si zittiscono, e tornano immobili,
di un solo colore che li illumina.
si zittiscono, e tornano immobili,
di un solo colore che li illumina.
Allora scorgo luce e buio
nel loro gioco danzante,
nel loro cercarsi, per capire di sé.
E’
il mio quadro… lo amo.
Così com’è.
Così com’è.
2014
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