martedì 19 febbraio 2013

Per una TERAPIA DELLA CULTURA (o riflessioni vagamente prometeiche)

dal MITO di PROMETEO:

il Potere (Zeus) incatena il Sapere (Prometeo) alla rupe dell'impotenza e si fa "rapace" di esso, non potendolo possedere...

E' lo stesso mito di molte fiabe, come Barbablù o i tanti stregoni ammazzamogli, rapitori (o "rapaci", se vogliamo) del femminile, detentore del Sapere profondo, il "sapere delle ossa": quel Sapere che non cerca il Potere, poiché non gli serve, in quanto già lo detiene.
Il femminile è la parte pià "olistica" della psiche, più completa; è quella che detiene "il sapere della Grande Madre", o della Donna, non fa differenza... Tale Sapere già porta con sé, nel suo stesso grembo, il "Potere Vero", potere che non cerca di affermarsi, in quanto già "è"...

Il "falso potere" invece, quello dell'illusione egoica, possiede anch'esso un sapere che, però, è tecnico, strumentale. E' un sapere applicativo, acquisito e non essenziale, esperienziale, strategico. In una parola, insufficiente. E cerca di acquisir ciò che gli manca, "rubandolo" e rapinandolo... Per questo rimane condannato ad una ferita lacerante che mai si rimargina, simbolo della sua incolmabile sofferenza, che lo condanna a vivere "roso" dal sospetto e dalla perenne paura del tradimento...

Unica Medicina è una TERAPIA DELLA CULTURA: che miri a riconciliare Potere e Sapere, restituendo il Potere al vero Sapere, il quale, per sua natura, non cerca la guerra...

progetto "Medicina dei Significati": counseling, shiatsu e Medicina Tradizionale Cinese, addestramento Hara, floriterapia, gruppi di crescita personale. 

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