martedì 25 novembre 2014

Sempre più vicini, e sempre più soli... Quindi "deboli" perché "separati"!








Contrastiamo il gioco di chi ci VUOLE rendere tali...


Che strana condizione quella dell'uomo di oggi... sempre più "solo", nonostante la "rete", nonostante il suo esser sempre reperibile e "collegato", appunto...  Viviamo ammassati gli uni gli altri nelle città, nei pullman urbani, sul maricapiede del metrò o in coda dinanzi ad uno sportello... Ma come viviamo? Io dico "avvolti da una pellicola di domopac": trasparente sì, ma isolante...

Ovviamente, il contatto, quello vero, può anche far paura poiché, in realtà, ci hanno educati a temerlo... Eppure è un grandissimo strumento terapeutico... base e fondamento di tanti altri "cammini".

Recuperiamo la confidenza con esso: per scoprire l'altro e tornare a camminar mano nella mano, non più diffidenti ma collaboranti e reciprocamente sostenenti.. Per riaprire la porta al migliore dei nostri amici: me stesso.

Altrimenti, facciamo il gioco di chi ci vuole TENERE SEPARATI e quindi sempre più DEBOLI, prevedibili, dominabili... Usciamo dall'illusione della separatezza e rafforziamo il nostro potenziale di unione e ri-unione - che è CONOSCENZA! Con noi stessi, innanzitutto! 



Sentire il corpo, scoprire le emozioni


Laboratorio di addestramento al "contatto"


Frequentare l'ascolto per promuovere l'incontro:

tra il Corpo e la Mente, 
tra l'Io e l'Altro, 
tra il visibile e l'invisibile dell'essere

 Il corso fornisce il riconoscimento S.I.A.F. di 16 Crediti Formativi (ECP)


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