domenica 21 giugno 2015

San Giovanni e il Solstizio d'Estate: la celebrazione del Frutto Nascosto

 


Col solstizio d'estate, inizia l'inspiro della terra..

Fino a questo momento, nel corso del suo grande respiro che dura per tutto il ciclo dell'anno, la terra ha "espresso" nella natura tutta la sua energia e la sua forza. Ha "espirato" se stessa nel mondo facendo, a questo, dono di sé: le foglie sono cresciute sugli alberi, le spighe di grano nel campo, insieme ai colori e ai profumi di frutti e fiori. E' il tempo in cui Demetra, risorgendo dagli inferi, ritrova la Madre e si rinnova fra loro il rito dell'originaria unione.

L'energia tende verso il cielo, la forza centrifuga predomina: le forze solari maschili portano voglia di movimento, aumenta l'entropia e il desiderio di danzare, liberando lo spirito dalla pesante gravità del resto dell'anno...
Per questo è difficile concentrarsi e studiare, rimanere in casa o seduti in meditazione.. La finestra sul cielo è aperta e l'anima vola verso di esso. Sarà un caso che proprio in tempo di solstizio (sia estivo che invernale) si faccia vacanza? Forse per solidarietà con il sole che, si dice, anch'esso "stia" in questo periodo, ossia si "fermi" a riposare un po'?!? Sol-stat, il sole si ferma, o così pare, almeno..

Ma ora il ciclo si inverte: la terra inizia ad inspirare, come richiamando in sé ciò che essa stessa ha creato, o "proiettato" fuori come nuova vita. A piccolissimi passi, al momento ancora impercettibili, l'energia inizia ora a ritirarsi, dall'alto al basso, dall'esterno verso l'interno, gradualmente, verso il centro, o verso il cuore e raggiungerà questo culmine nel pieno dell'inverno.
Per noi è l'inizio dell'estate.. in realtà essa ha già raggiunto la sua massima espressione. Ma ben sappiamo: lo zenit è transitorio così come sottile è il confine che separa la crescita dal declino, il buio dalla luce, il solve dal coagula.

"Il maschile, giunto al suo zenith, fa ora spazio alle forze lunari e notturne: è il femminile che si prende in carico ora il compito di continuare il cammino, portando il seme a maturazione. Il maschile, giunto al culmine della sua espressione, pur prevalendo ancora nel gioco, lascia gradualmente il passo al femminile notturno, sostenendolo nella sua crescita. Questo intrecciarsi consapevole delle forze, nella comprensione che matura in entrambi i ruoli, necessari l'uno al compimento dell'altro, è il miracolo più grande della danza della vita, il miracolo che porterà alla maturazione del frutto. E tale maturazione, al momento ancora "nascosta" o incompresa nella sua reale essenza, si compirà quando il "declino" parrà imporsi e dominare." 

 
Il Corso dell'Anno come cammino di iniziazione di Loredana Filippi, in http://medicinadeisignificati.it/c.a.6_sangiovanni.htm









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